Al via i mercatini di seconda generazione?
Al via i mercatini di seconda generazione. Il trasferimento del mercatino della Zisa può rappresentare l’avvio di un percorso di ammodernamento del settore del commercio su aree pubbliche palermitano.
La crisi economica non sta risparmiando nessuno, nemmeno i mercatini rionali, nonostante nei periodi di crisi economica, i prezzi bassi basi che garantiscono dovrebbe rappresentare un elemento di forza degli stessi, ma ciò non sta avvenendo.
La crisi è determinata da una sommatoria di circostanze, dall’abusivismo dilagante, al disordine, al rapporto spesso conflittuale con i residenti, allo scarso appeal commerciale, ma anche alle location dove sono situati.
I mercatini settimanali nati a Palermo più di trenta anni fa, non hanno avuto la capacità di rinnovarsi, ma va detto che le sedi individuate prevedevano un certo numero di ambulanti che nel tempo, tra ampliamenti autorizzati, sanatoria di legge e, principalmente tanto abusivismo, sono diventate inadeguate sia da un punto di vista strutturale, ma anche e soprattutto per capacità reddituale.
L’incontrollata presenza degli abusivi, oltre ad creare un danno economico, visto che la loro presenza non è prevista, finisce per creare situazioni come quella che vedete nella foto
che finisce per creare discredito alla categoria degli operatori commerciali su area pubblica, un danno di immagine ai mercati, alimenta il malcontento dei residenti che chiedono a gran voce il trasferimento dei mercati.
Il trasferimento del mercato della Zisa, richiesto a gran voce dei cittadini, è disposto dal Sindaco con l’ordinanza n 251/0S ordinanza trasferimento mercato allalb_2016_09_21_93 , è stato portato avanti dalla categoria perché in questo trasferimento vede presupposti di crescita.
I mercatini si spostano se si migliorano le condizioni commerciali e di funzionamento degli stessi, in caso contrario restano nelle loro attuali sedi.
Se qualcuno è convinto di potere ghettizzare i mercati ha sbagliato i suoi calcoli e noi ci opporremo con tutte le nostre forze.
Proprio perché vediamo nel trasferimento del mercatino di via Libero Grassi l’avvio di un nuovo percorso abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico che monitori l’evolversi della situazione ma anche di apportare migliorie financo nell’organizzazione viaria della zona in cui ricade.
Noi su questo trasferimento stiamo scommettendo e ci stiamo impegnando, ma è evidente che se l’amministrazione, o parte di essa, non mantiene gli impegni assunti, ritorneremo al mercato vecchio stile il che potrebbe significare ritorno nella vecchia sede.