ZTL

Le ZTL come sono concepite non combattono l’inquinamento.
Nel PGTU che ha istituito le ZTL è stato fatto un monitoraggio sui flussi di traffico. Stranamente il monitoraggio riguarda la fascia oraria 8,00-11,00 e non analizza la fascia che va dalle ore 7,00 alle ore 8,00 che diventa sempre più importante, tanto che in una nostra comparazione, in alcuni punti della città è quella più trafficata. (monitoraggio fatto sulla circonvallazione all’altezza della ex rotonda di via Oreto).
L’altra apparente anomalia che ci colpisce e che, prendendo a base i dati del PGTU che, ricordiamo a noi stessi, sono quelli che hanno portato a determinare l’introduzione delle ZTL. con il passare delle ore il flusso veicolare diminuisce.
La conseguenza logica, in materia di lotta all’inquinamento, sarebbe l’introduzione di freni alla circolazione, nei periodi di maggiore traffico.
Per questa ragione riteniamo che la scelta della fascia oraria di apertura diurna alla libera circolazione, dalle ore 14,30 alle ore 15,30, appare assolutamente incongruente con il disegno di lotta all’inquinamento è l’esame dei dati ci porta a chiedere, l’inversione delle fasce orarie di apertura chiedendo di liberalizzare il traffico dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle ore 16,30 alle ore 19,00.
Ad essere malevoli c’è da pensare che le fasce orarie siano state pensate più in funzione dei dipendenti pubblici, partono dopo il loro ingresso al lavoro e si riapre una “finestra” strettissima in coincidenza con l’orario in cui smettono di lavorare, che nell’interesse collettivo e soprattutto con nessuna relazione ai flussi di traffico.
Penalizzato solo il commercio.
In questa fase non ci interessa entrare in polemica sulla qualità dei servizi di mobilità pubblica e collettiva, ma a nostro parere anche quando si ottimizzerà il servizio, saremo in grado di offrire anche un eccellente servizio a chi dovrà svolgere ll percorso casa lavoro, casa scuola e viceversa, ma non soddisferà mai le esigenze di quello che noi definiamo il popolo dello shopping che, se non saranno apportate modifiche, privilegerà gli acquisti nelle zone esterne alla ZTL.
I correttivi da apportare sono collegati alla scelta finale che a nostro avviso non può essere quella attuale, ed è per questa ragione che chiediamo un tavolo di confronto reale che ad oggi non c’è stato vista la difesa ad oltranza dei provvedimenti emessi o in fase di emissione da parte della Giunta in generale e dell’Assessore Catania in particolare.
Con lo scenario attuale andrebbe ragionato un incentivo semplificazione nel rapporto ZTL parcheggio in special modo per i pass giornalieri Pensiamo ad una combinazione pass-parcheggio che non superi i 3,00 € che possa essere pagata/offerta dal commerciante al cliente attraverso l’iscrizione nella lista bianca giornaliera in maniera informatica da parte del negoziante stesso.
Personalmente interpretiamo come una vera provocazione, la stesura di alcune schede come ad esempio la scheda 3.1. che riguarda chi svolge una attività nelle ZTL. Se fai una scheda ad hoc pensi ad un trattamento particolare, in realtà non è prevista nessuna agevolazione per cui diventa incomprensibile la stesura di una scheda apposita.
Allo stesso modo non è prevista alcuna agevolazione per i clienti delle strutture ricettive.
Via Maqueda e Cassaro Alto.
Tanto via Maqueda che il cassero Alto inseriti nel percorso Unesco ad oggi sono inseriti nella ZTL 1, il Consiglio Comunale non ha previsto alcuna sottozona pertanto, tranne equilibrismi di dubbia legittimità, le zone citate dovranno adeguarsi alle regole della ZTL 1.
Se la “finestra 14,30-15,30 potrebbe non stravolgere le abitudini maturate, l’apertura della strada alle 13,00 di sabato e le domeniche finirebbe con il vanificare il percorso, molto incompleto, di pedonalizzazione avviato. D’altronde pretendere il pagamento per l’accesso alle ZTL e poi non consentire l’accesso ad una parte di esse potrebbe aprire l’ennesimo fronte giuridico.
Confimprese Palermo ritiene che si possa avviare, se l’amministrazione ne ha la volontà, un percorso di pedonalizzazione sia di via Maqueda sia di Corso Vittorio Emanuele alta a condizione che si ridisegnino i percorsi veicolari a partire dal cambio di senso di marcia in via Roma.
Confimprese Palermo ha a cuore le sorti delle imprese che operano nel centro storico e ritiene che nessuna vera riqualificazione sia possibile senza la presenza delle attività commerciali ed artigianali, sono queste le ragioni che ci spingono ad un accorato appello al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale affinché si avvii una stagione di confronto vero senza ideologie, senza prevenzioni mettendo al centro Palermo ed il suo sviluppo.

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